22 dicembre – 4 gennaio

Di seguito uno specchietto riepilogativo dei contenuti principali:

  • Valle d’Aosta: Approvato il Bilancio preventivo economico annuale per l’anno 2024 e il piano triennale degli investimenti 2024-2026 dell’azienda USL;
  • Lombardia: Il Consiglio Regionale approva la manovra da 32 mld, 22 alla sanità;
  • Piemonte: Nuove nomine al vertice delle aziende sanitarie;
  • Trentino-Alto Adige: Arrivate a 1.370 le sedute di dialisi turistiche effettuate in Trentino;
  • Liguria: Approvate la Legge di Bilancio e la Legge di stabilità regionale;
  • Veneto: Nel reparto di Nefrologia di Santorso è partita la vaccinazione in ospedale dei pazienti cronici e fragili;
  • Friuli-Venezia Giulia: Un medico su cinque pensa di abbandonare la sanità pubblica;
  • ER: Previste risorse aggiuntive per il Servizio Sanitario Regionale dalla Legge di Stabilità 2024;
  • Toscana: NADEFR: passa l’emendamento che aumenta l’Irpef per sostenere la sanità regionale;
  • Umbria: La Giunta regionale delibera l’atto di riorganizzazione della rete ospedaliera;
  • Marche: Nominato il nuovo coordinatore del Centro Regionale Trapianti;
  • Abruzzo: Consiglio comunale di Lanciano: ‘Non toccare Dialisi, Diabetologia e Psichiatria’;
  • Molise: Abbattimento liste d’attesa, prorogati termini per acquisto prestazioni da privati;
  • Lazio: Approvato il Piano di programmazione dell’assistenza territoriale 2024-2026;
  • Campania: Approvati i volumi massimi prestazionali e i relativi limiti di spesa per la dialisi ambulatoriale delle strutture sanitarie private accreditate;
  • Puglia: Approvato dalla Giunta il Bilancio di Previsione per l’anno 2024 del Sistema Sanitario Pugliese;
  • Calabria: Secondo Aned Calabria “più dialisi domiciliare significa più benefici ai pazienti e al Sistema sanitario nazionale”;
  • Basilicata: Approvati la Legge di Bilancio regionale 2023-2025 e l’ammontare del Fondo unico di remunerazione regionale per le prestazioni da erogarsi in regime ambulatoriale;
  • Sardegna: Fadoi, il 57% dei medici medita di lasciare la sanità pubblica;
  • Sicilia: L’Asp di Trapani è la prima in Sicilia ad avere azzerato le liste d’attesa del 2022.

 

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