Lettera di auguri ai Soci SIN

Carissime e Carissimi tutti,

eccoci nuovamente a ridosso delle festività Natalizie e dell’arrivo del nuovo anno, momento nel quale si sente il bisogno di condividere con gli amici e tutti i propri cari momenti di serena meditazione.

Sebbene neppure l’anno che sta per finire sia stato un anno facile, per il perdurare dell’emergenza pandemica che sembra non voler ancora scrivere la parola fine, è pure vero che, rispetto al precedente, ci ha regalato squarci di luce che ci hanno permesso di rinnovare in noi la forza e le motivazioni per continuare, pur tra le tante difficoltà, a lottare e dimostrare le nostre migliori qualità.

Prima tra tutte, la campagna vaccinale nella quale noi nefrologi abbiamo avuto un ruolo di prioritaria importanza, come riconosciuto anche dagli Organi di Governo nazionali e regionali, ci ha permesso di mettere in sicurezza i nostri pazienti, tra i primi nella popolazione italiana, con un grande risparmio di vite umane. Questo è stato frutto della dedizione, disponibilità e professionalità di tutti voi che, ancora una volta, avete dimostrato quanto noi nefrologi siamo in grado di fare, nonostante tutto.

Come ricorderete, solo un anno fa, in questi giorni, vi informavo che eravamo in attesa di ottenere dal Ministero della Salute la priorità vaccinale per i nostri pazienti, che di fatto fu ottenuta pochissimi giorni dopo. E, come voi tutti sapete, nello scorso settembre, i pazienti nefropatici sono stati tra i primi nella lista ad essere indicati come destinatari della terza dose di richiamo vaccinale.

Questo, in parte, è frutto anche dell’ottima collaborazione messa in atto tra la SIN e l’ISS, con la messa in atto dello studio sulle vaccinazioni nei dializzati, che sta già dando i primi risultati, considerati di estremo interesse da AIFA e dal Ministero della Salute.

Anche questo è il risultato della splendida capacità dei nefrologi italiani di saper coniugare una proficua e costante attività clinica ad una innata predisposizione alla ricerca.

Siamo poi tornati ad incontrarci nuovamente nelle aule congressuali, potendoci nuovamente scambiare le nostre esperienze e conoscenze, pur continuando ad avvalerci della risorsa dei webinar, che abbiamo imparato ad utilizzare nella giusta misura e modalità.

Abbiamo avuto poi accesso ai tavoli tecnici con i decisori politici per dare maggior voce alle aspettative della nostra specialità medica: qui il lavoro è ancora molto lungo e duro, certamente non facilitato dall’effetto “di distrazione” sui decisori politici della pandemia. Abbiamo però già messo in cantiere una serie di interventi “di accerchiamento” sugli interlocutori politici da parte di tutti noi componenti del CD della SIN.

Questi interventi riguarderanno ancora una volta la sensibilizzazione dei decisori politici sull’entità delle malattie renali e sulla loro complessità; ci vedranno anche impegnati nel campo della telemedicina, in collaborazione con l’ISS ; incrementeremo i rapporti con AIFA, con cui siamo molto vicini ad ottenere la prescrivibilità degli inibitori dell’SGLUT-2 e degli agonisti di GLP-1-R, per i pazienti con malattia renale cronica, e abbiamo anche iniziato un dialogo serrato per l’estensione dell’uso di altri farmaci (p.es. rituximab ) in altre forme di patologia.

Stiamo anche già pensando a come mantenere attivo ed efficiente il programma educazionale, indirizzato prevalentemente, ma non esclusivamente, alle nuove generazioni di medici, coinvolgendoli nella scelta di argomenti e modalità di comunicazione che siano al passo con tempi. Su questa stessa linea si muoverà il prossimo congresso della SIN, il cui direttore scientifico è il prof. Gaetano La Manna, che è già alacremente al lavoro per la sua realizzazione, avvalendosi dell’aiuto di un nutrito gruppo di validissimi giovani nefrologi.

Avrei ancora molte cose da dirvi, ma penso e spero che nell’anno che è ormai alle porte, le possibilità di incontrarci e scambiarci informazioni e opinioni in modo diretto diventino sempre più frequenti.

Vi lascio con l’augurio di un sereno Natale e di un nuovo anno che ci porti tutto quello che i due precedenti non hanno potuto regalarci.

Il Presidente SIN
Prof. Piergiorgio Messa